Un “intenso” riassunto

Un “intenso” riassunto

21 Luglio 2020

Crediamo sia importante appuntare quanto accaduto nei primi mesi del 2020 e proviamo a farlo tramite le parole del Presidente 2019/2020 Giulio Righi, che più di tutti si è trovato a gestire il club in un frangente particolarmente critico e drammatico.
Il suo resoconto testimonia quanto il club abbia voluto collaborare e sostenere anche materialmente chi stava lavorando in prima linea (sanitari, forze dell’ordine, protezione civile etc etc) e quanto abbia voluto continuare a essere aggregazione di amici e professionisti che volevano restare informati su quanto stava (e sta ancora) accadendo, ma anche trascorrere qualche ora un po’ più rilassante su temi diversi.
L’ausilio della videochat è stato fondamentale e tutto sommato ha vicariato proficuamente gli incontri in presenza permettendo comunque le consuete riunioni “del giovedì”.

<<….. omissis….. Fin dal primo momento ci siamo resi conto della gravità della “pandemia” e abbiamo cercato di muoverci il più velocemente possibile nonostante la disposizione di non uscire dal giorno 8 Marzo quando Modena è diventata Zona Rossa, con la Lombardia ed altre 13 Province.
Appartengono al nostro gruppo di Rotariani molti medici dei vari ospedali della Provincia.
Inizialmente l’Ospedale che ha fatto maggiormente fronte a questa Emergenza è stato il Policlinico di Modena con la Pneumologia diretta dal nostro socio Prof. Enrico Maria Clini (RC Modena) e la Terapia Intensiva diretta dalla Dott.ssa Bertellini (RC Modena).
Purtroppo con il moltiplicarsi dei contagi la struttura del Policlinico non è stata più sufficiente e gli Ospedali di Carpi, Mirandola, Sassuolo, Vignola e anche l’Ospedale di Baggiovara sono divenute strutture con reparti COVID 19.
A questo punto il gruppo Ghirlandina si è unito e abbiamo cercato di aiutare tutte le strutture confrontandoci con le Direzioni Ospedaliere e L’Ufficio del Servizio Unico Ingegneria della Ausl di Modena.
Abbiamo quindi donato

Le nostre conviviali “online”


Beppe Cottafavi (Modena, 1955) scrittore, curatore editoriale e umorista italiano e Marco Giusti autore televisivo di programmi cult come Blob, Blobcartoon, Fuori orario, ci hanno deliziati ricordandoci quanto accaduto a Modena negli anni 70-80-90, “anni molto animati” con Carosello Supergulp, Comix, il nome di una mostra che non ha potuto aprire a marzo causa lockdown.
Ci hanno anche raccontato si
Paul Campani, uno dei “papà” di “Carosello”, negli anni Cinquanta fondò a Modena una delle più importanti case di produzione in Europa, l’uomo che inventò il famoso “Omino coi baffi” della Bialetti e un mondo di personaggi fantastici che incantarono più di una generazione, genio dell’animazione modenese, nella sua officina, la mitica Paul film, e del suo formidabile copywriter Max Massimino Garnier. A Modena si disegnavano Angelino, l’Omino coi baffi, Svanitella, Riccardone, Fido-Bau e gli amici di Gioele e Mina e Louis Armstrong venivano in viale Amendola a cantare i jingles.
Una grande epopea del saper-fare modenese. Dalla provincia di “quel gran pezzo dell’Emilia” (un momento indimenticabile della serata è stato il ricordo di Cottafavi per Edmondo Berselli) la storia di milioni di disegni e miglia di Caroselli.

Un particolare ringraziamento all’Arcivescovo don Erio Castellucci per l’intervento durante il quale ha sottolineato l’impatto relazionale e spirituale della pandemia e del profondo distanziamento che stavamo sperimentando. L’arcivescovo ha lasciato tanto spazio al dialogo e questo spazio è stato raccolto con entusiasmo dai numerosi presenti. E’ stato un incontro davvero molto partecipato.

Il 30 Aprile, abbiamo incontrato Mario Noera, già consigliere e membro del comitato esecutivo di BPER, economista, docente universitario e con numerosi incarichi ricoperti negli anni in società di gestione del risparmio ed in centri di ricerca.

Laureato con il massimo dei voti all’Università di Modena, ha completato gli studi di perfezionamento negli Stati Uniti presso il Massachusetts Institute of Technology e l’Università di Yale. Nel 1982 ha poi iniziato la carriera come economista all’Ufficio Studi della Banca Commerciale Italiana. Vanta una pluriennale esperienza come managerbancario, specializzato nel comparto dell’asset management.
Oggi è docente di Finanza e di Economia degli Intermediari Finanziari all’Università L. Bocconi di Milano e consulente aziendale.
In precedenza ha insegnato Economia monetaria presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore.
Attualmente ricopre la carica di Consigliere e membro del Comitato esecutivo di BPER Banca S.p.A.
È stato Presidente dell’Associazione Italiana Analisti Finanziari (dal 2010 al 2011) e Vice Presidente di UniCredit Private Banking (dal 2009 al 2010), nonché Consigliere indipendente in IWBank (dal 2009 al 2012) e di Unicredit Credit Management S.p.A. (dal 2013 al 2015). Fino al 2005 era stato Responsabile Asset Management di Sanpaolo Wealth Management (poi Eurizon S.p.A., holding di controllo di tutte le SGR e Compagnie assicurative del Gruppo), Direttore generale di Sanpaolo Asset Management SGR, Amministratore delegato di Sanpaolo Institutional Asset Management SGR e di Sanpaolo Alternative Investments Sgr (poi fuse in Eurizon Capital SGR). In precedenza aveva ricoperto analoghi incarichi nel Gruppo Mediolanum, dove è stato responsabile della Direzione Asset Management e Sviluppo tecnico prodotti (dal 2000 al 2001), e nel Gruppo Deutsche Bank, dove era Amministratore delegato di Deutsche Bank Fondi SGR (poi DWS SGR) e di Deutsche Asset Management SGR (dal 1998 al 2000).

Dopo aver parlato della dimensione spirituale e di relazione abbiamo quindi affrontato la dimensione economico-finanziaria della pandemia e del lockdown con uno specifico sguardo di carattere macroeconomico.
Abbiamo cercato quindi di avere una visione di quelli che potrebbero essere le conseguenze sul nostro sistema economico e quali potrebbero o dovrebbero essere gli interventi per contrastarne gli effetti negativi.

Il 7 di maggio abbiamo avuto il piacere di ascoltare il dott. Mario Sarti direttore della Struttura Complessa di Microbiologia Clinica a Modena e il dott. Stefano Giordani infettivologo che Ausl di Modena si occupa delle infezioni correlate all’assistenza ed è il coordinatore del Gruppo Operativo Antimicrobial Stewardship dell’Ausl di Modena.
Ci hanno illustrato l’infezione, la pandemia i test molecolari e i test sierologici di cui tanto si è sentito parlare.
Sarti ci ha illustrato quali possono essere le applicazioni di questi test, quanto essi possano essere accurati, in che modo vadano affiancati ad altre misurazioni e valutazioni descrivendoci in che modo tali test costituiscano uno degli strumenti per affrontare la nostra convivenza con la presenza del virus.

A metà maggio abbiamo avuto ospiti

Eravamo naturalmente consapevoli di quanto siano vasti gli argomenti e di quanto siano in sostanziale e serrato divenire e abbiamo ringraziato fin da subito gli ospiti per la loro disponibilità a trattare temi importanti, ma con ancora un grande livello di incertezza.
E’ emersa in modo piuttosto prepotente l’idea che anche in questo momento storico così delicato sia purtroppo prevalsa una tendenza, profondamente radicata in Italia, a un eccesso di produzione normativa, a volte confliggente al suo interno, una produzione normativa che un socio ha efficacemente definito alluvionale.
In regione si sta dando un grande impulso all’effettuazione di test anche con la collaborazione dei laboratori privati confidando di poter meglio comprendere la diffusione del virus; tutto ciò avviene con il concorso del sistema sanitario nel suo complesso, dai medici di famiglia ad i medici del lavoro. Vivoli ha aggiunto che dovrebbe essere infatti realizzata una collaborazione organica per creare le basi di uno studio di geolocalizzazione sierologica.

Basenghi ed Arletti hanno poi approfondito temi più propriamente aziendali quali le responsabilità gravanti su i datori di lavoro e, in generale, sugli esercenti attività con il pubblico, piuttosto che la difficile operatività ora praticabile nell’ambito delle relazione con l’estero.

A fine Maggio abbiamo poi invitato Alberto Morsiani, noto esperto ed appassionato di cinema, direttore dell’Associazione Circuito Cinema di Modena, recensore per la Gazzetta di Modena ed autore di numerosi libri sul tema per una chiacchierata tra noi sul cinema ed anche un ragionamento sul futuro delle sale cinematografiche.

Ringrazio tutti i nostri gentili ospiti per la loro presenza e partecipazione e il loro contributo di alta professionalità e competenza.

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