Teatro Storchi – borsa di studio ERT

Teatro Storchi – borsa di studio ERT

Tra i numerosi service promossi quest’anno c’è stato anche un contributo in forma di borsa di studio per partecipanti ai corsi di formazione promossi da ERT (Emilia Romagna Teatro), ben convinti del fondamentale ruolo culturale svolto da questa istituzione.

La sera del 06 aprile abbiamo suggellato il proficuo rapporto con ERT con una interessantissima visita al Teatro Storchi; siamo stati accompagnati nei sui spazi ampi, articolati e nascosti al pubblico e abbiamo ripercorso la sua storia, dalla sua ideazione e costruzione nella seconda metà dell’ottocento, ai giorni nostri.

Il teatro nacque su iniziativa di un facoltoso commerciante di tessuti, Gaetano Storchi, che riuscì a convincere l’amministrazione locale a cedere il terreno e dare un contributo iniziale; tale accordo fu suggellato anche dalla fondazione di un’opera pia che avrebbe ricevuto risorse dai proventi del teatro medesimo. Il teatro Storchi si caratterizzò fin da subito come una alternativa più popolare ed aperta rispetto allo storico teatro di Corso Canalgrande, votato esclusivamente all’opera. Nel corso degli anni allo Storchi sono stati proposti gli spettacoli più diversi: da veri e propri circhi equestri a incontri di boxe, naumachie fino alle temerarie evoluzioni acrobatiche di Alberto Braglia; ma anche, ovviamente, spettacoli di prosa e operistici. Paradossalmente nel Teatro Storchi sono state rappresentate più opere che al Teatro Comunale.

Negli anni vi furono momenti di forte declino che culminarono addirittura nell’ipotesi di una sua possibile demolizione per fare spazio a un parcheggio.

Fortunatamente ciò non è accaduto ed è ora uno dei teatri gestiti da ERT e sede di produzioni culturali di altissimo livello.

Particolarmente suggestivo è stato poi percorre i suoi spazi deserti, poter camminare sul piano scenico (così fortemente inclinato), poter vedere la complessa macchina di ingranaggi, funi, leve e passaggi presenti nel retropalco tali da sembrare le attrezzature di un imponente veliero. Interessante e curioso poter entrare nei camerini che hanno ospitato il passaggio di artisti da oltre un secolo e mezzo.

Abbiamo insomma potuto apprezzare ancora di più la magia del teatro, il suo ruolo nella società e abbiamo potuto ripensare all’evoluzione e ai cambiamenti della nostra comunità: il teatro Storchi come testimone e specchio di Modena.

(Giulio Righi)


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