Serata degli Augùri – 16/12/2021

Serata degli Augùri – 16/12/2021

Serata ricca di eventi ed emozioni la nostra rituale e ben augurante cena degli auguri che si è svolta quest’anno all’ExE’ Restaurant di Fiorano Modenese.

Sono stati nostri graditissimi ospiti l’assistente del Governatore Eugenio Boni, il Presidente del R.C. Castelvetro Terra dei Rangoni Enrico Fontana e il Prof. Don Giovanni Vitale in rappresentanza dell’Arcivescovo.

Riuscire a ritrovarsi, in questo clima complicato da mille precauzioni e difficoltà è stato il primo successo.

In occasione della serata sono stati accolti nel Club due neo-soci: Claudia Baraldi e Salvatore Cordova cui diamo il nostro più caloroso benvenuto, perchè i nuovi ingressi sono sempre un momento importante per la vita del Club.

Abbiamo poi voluto assegnare un PHF a un nostro caro amico socio, Andrea Ascari, che tanto si è prodigato in questi anni per organizzare eventi che ci tenessero uniti nonostante la pandemia, e che insieme con i nuovi ingressi simboleggiano una forte volontà di andare avanti o , con un termine figlio dei tempi, di ”resilienza rotariana”.

Grande successo anche quest’anno la ”famosissima” Riffa di beneficenza, arricchita come di consuetudine, dai premi che i Soci mettono a disposizione con generosità e creatività. Grazie ai soci e agli ospiti acquirenti dei biglietti abbiamo raggiunto in pieno l’obiettivo necessario per la donazione alla Caritas del materiale utile per attrezzare la cucina (donata con il service del Presidente Bertolini anno scorso (ndr)).

Dulcis in fundo il nostro socio onorario Padre Paolo Garuti ci ha salutato (in differita) dedicandoci questi versi danteschi (nel 2021 ricorrono i 700 anni dalla morte del Poeta) tanto belli quanto significativi:

Così la mente mia, tutta sospesa,
mirava fissa, immobile e attenta,
e sempre di mirar faceasi accesa.                           
A quella luce cotal si diventa,
che volgersi da lei per altro aspetto
è impossibil che mai si consenta;                           
però che 'l ben, ch'è del volere obietto,
tutto s'accoglie in lei, e fuor di quella
è defettivo ciò ch'è lì perfetto.
Dante, Paradiso XXXIII, 97-105

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